Carlo D’Elia, giornalista del “Corriere della Sera”, dialoga con Valerio Esposti autore del libro “Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato” (Armando Editore-Roma) e Rosy Tallarita, nipote di Giuseppe, vittima innocente di mafia.
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Giuseppe Tallarita era un pensionato, ex impiegato al petrolchimico di Gela. Aveva 66 anni e un amore smisurato per la sua famiglia: la moglie, i figli e gli adorati nipoti. Abitava a Butera, un piccolo centro in provincia di Caltanissetta. Fece enormi sacrifici e investì ingenti risorse in un terreno di campagna; al centro del podere dominava una casa che divenne il luogo in cui custodire i momenti e gli affetti più cari. Fu trovato morto il 28 settembre 1990 di fronte alla sua tenuta. Lo uccisero due killer della “Stidda” (la cosiddetta quinta mafia); il mandante era l’allora pastore che qualche anno prima si vide rifiutare il transito abusivo del gregge, più volte reiterato nel tempo. Quel rifiuto, a distanza di anni, fu pagato con la vita. Un uomo semplice e giusto, ucciso per non aver ceduto alla prepotenza, per aver saputo dire ‘No!’ alla sopraffazione.
Prefazione a cura di Moni Ovadia; l’artista, amico di lunga data della famiglia Tallarita.
Il libro è stato “adottato” da alcune scuole del territorio. Sono tre gli istituti del Lodigiano che hanno accolto il progetto di lettura in classe: “Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato” è stato letto in orario di lezione nelle terze medie della “Ada Negri” e in alcune sezioni del liceo artistico “Piazza” di Lodi; lo stesso è accaduto in alcune classi del liceo “Novello” di Codogno.
Valerio Esposti
Nato a Sant’Angelo Lodigiano (LO) nel 1974, risiede a Lodi. Laureato in Scienze Politiche, inizia a collaborare con le pagine locali del quotidiano “Il Giorno” nel 1999. Giornalista pubblicista dal 2002, da anni si occupa di comunicazione, ufficio stampa e media relations. Il suo esordio da scrittore avviene nel 2009 con “C’era una volta il buio”. È autore del libro “Fino all’ultimo round” (2013), finalista nel 2014 del Premio Bancarella Sport. Suo anche il racconto “Un incontro è per sempre” (2018). La narrazione è sempre ispirata a storie vere. Con questo nuovo libro vuole rendere omaggio alla figura di Giuseppe Tallarita, vittima innocente di mafia. Possa la sua storia scuotere le coscienze e preservare la memoria di un uomo semplice e onesto.