Across the Borderline – Musica per l’integrazione dei popoli è una serata di pensieri, parole e musica condotta da EZIO GUAITAMACCHI con FRANCESCO BACCINI, FOLCO ORSELLI e OMAR PEDRINI, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato.
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“Mi hanno detto che c’è un posto in cu le strade sono lastricate d’oro… Ed è proprio pochi chilometri dopo il confine… Ma quando raggiungi questa terra promessa i sogni svaniscono ed è troppo tardi per tornare indietro”: così cantavano Bruce Springsteen, Willie Nelson, Jackson Browne e altre leggende della musica americana rifacendo un brano scritto dal grande Ry Cooder che parlava delle dure vite di migranti e rifugiati.
Nella Giornata Mondiale del Rifugiato il Comune di Lodi e la rete nazionale SAI (Sistema di accoglienza e integrazione), in collaborazione con l‘Associazione 21, prendono spunto dai versi di quella canzone per battezzare una serata di “pensieri, parole e musica” per l’integrazione dei popoli.
Ideata e condotta dal giornalista e scrittore Ezio Guaitamacchi, la serata del 30 giugno 2024 vedrà sul palco della manifestazione, non a caso titolata “ACROSS THE BORDERLINE – Musica per l’Integrazione dei Popoli”, tre artisti italiani impegnati nel sociale.
Aprirà la serata il cantautore milanese Folco Orselli, dal 2018 testimone ufficiale dei City Angels e da sempre sensibile al tema dell’emarginazione che ha spesso trattato nelle sue canzoni.
Salirà quindi sul palco Francesco Baccini, songwriter genovese che sin dagli esordi nei primi anni ’90 ha saputo mescolare ironia con tematiche importanti, e che non di rado ama cantare brani dei suoi celebri colleghi e concittadini Luigi Tenco e Fabrizio De André.
Insieme a Baccini, ci sarà Omar Pedrini, uno dei più influenti rocker italiani degli ultimi 30 anni. Da solo o con i suoi Timoria. Omar è artista impegnato che si è spesso distinto come portavoce o animatore di cause sociali e umanitarie a livello
italiano e internazionale.
A condurre il tutto, l’ideatore dell’evento, il giornalista e scrittore Ezio Guaitamacchi che racconterà con l’ausilio di filmati alcuni brani fondamentali attraverso i quali il mondo della musica ha saputo sensibilizzare i popoli della terra favorendone l’integrazione. Perché, come cantava Bob Marley negli anni ’70, “sino a che esisterà una cultura che discrimina gli esseri umani, li giudica dal colore della loro pelle, dal loro credo religioso, dalla loro provenienza o dal loro genere sessuale, sarà sempre GUERRA”.