Musiche di Musorgskij
PROGRAMMA:
A.Bruckner (1824 – 1896): Andante in Re m (1864), Andante in Mib M (1864), Klavierstück (1856), Erinnerung (1868)
F. Liszt (1811-1886) Studio d’esecuzione trascendente n° 6 Vision (1852)
M. Musorgskij (1839 – 1881) Quadri da un’*Esposizione (1874)
Una delle pagine più geniali e amate del grande pianista russo, tra contrasti di timbri e colori, ora cupi ora sfavillanti, in una passeggiata continua alla scoperta di immagini ed evocazioni.
Il concerto si focalizza su tre grandi compositori che hanno avuto parte della loro parabola creativa nel secondo Ottocento.
A.Bruckner ci testimonia un uso intimo, quasi domestico, del pianoforte, strumento irrinunciabile in ogni casa della ricca borghesia: 4 brani brevi ed espressivi.F.Liszt invece ne fa un uso opposto, pensato per grandi sale e folto pubblico, con grande virtuosismo pianistico.Non tutta la sua produzione è così, naturalmente, ma la sua ricerca pianistica fu impressionante e fu modello per tutti i compositori successivi.M.Musorgskij fu pianista di valore, eppure non è così numerosa la sua produzione pianistica. Probabilmente molto fu improvvisato o non portato a termine.
I Quadri da un’esposizione rappresentano invece uno dei capolavori assoluti per pianoforte nel secondo Ottocento.
Musorgskij vede nella scrittura pianistica un debito nei confronti di Liszt, certo, ma anche una enorme originalità, spesso profetica di stilemi e atmosfere che saranno poi tipiche del Novecento.
Una grande composizione di forte impatto emotivo, con contrasti di timbri e ritmi incredibilmente moderni e imprevedibili.
Francesco Pasqualotto, come dice di lui Bruno Canino, “è un artista sincero, dotato di intelligenza, ottime
dita e felicità nel suono”.
Si diploma in pianoforte sotto la guida di M. Grazia Bellocchio con il massimo dei voti presso il
Conservatorio “Verdi” di Milano. Consegue poi a pieni voti la laurea di II livello di pianoforte presso l’Istituto
“Donizetti” di Bergamo.
Ha seguito master pianistici con i Maestri Canino, Lortie, Masi, Bogino, Bordoni.
Ha studiato per cinque anni con Emilia Fadini tastiere storiche.
E’ impegnato nella esecuzione integrale dell’opera pianistica di Ligeti, Bartók e di Beethoven, di cui ha
anche eseguito il Secondo e il Quinto Concerto per Pianoforte e orchestra.
Ha all’attivo diverse incisioni discografiche (Incisione dell’opera omnia pianistica di A. Bruckner per la casa
discografica Brilliant, un disco su Bartók per Urania….).
Insegna pianoforte al Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria.
Direzione artistica: Accademia Gaffurio